Uno dei cambiamenti legali più radicali nella UE sarà presto approvato in maniera definitiva dal consiglio dei ministri UE. WhistleB accoglie con piacere la maggiore tutela dei whistleblower, e invita caldamente le organizzazioni interessate a usufruire dell'apposito Resource Centre per iniziare il proprio percorso di compliance.

"Il trattamento dei whistleblower è cambiato drasticamente. La nuova legge riconosce che i whistleblower possono giocare un ruolo fondamentale a favore di una società più trasparente, anche sul luogo di lavoro," sostiene Karin Henriksson, Fondatrice e Partner di WhistleB, il fornitore di servizi funzionali alla segnalazione anonima per centinaia di aziende e istituzioni europee dal 2011.

Secondo la nuova direttiva, aziende con 50 dipendenti o più sono obbligate ad adottare canali di segnalazione interni. La legge inoltre specifica gli obblighi per questi canali interni, ad esempio che dovrebbero garantire l'anonimato di chi segnala e iniziare azioni a seguito di una segnalazione.

La direttiva UE per la protezione dei whistleblower dovrà essere implementata dai Paesi Membri entro 2 anni dall'adozione, il che fissa la data di scadenza a settembre 2021. La segnalazione anonimà sarà così regolata a livello nazionale, e ci si aspetta che diventi una prassi accettata nella maggior parte dei Paesi UE.

"L'esperienza dei nostri clienti ci insegna che la garanzia dell'anonimato è un fattore fondamentale nell'incoraggiare chi segnala a farsi avanti. Ciò nonostante," continua Karin Henriksson, "ci rassicura che per la prima volta aziende e istituzioni dovranno rispondere in maniera chiara a un segnalante anonimo, e inoltre dovranno offrire la possibilità di riportare a organi esterni all'organizzazione. In tal caso, chi segnala dovrà ricevere lo stesso livello di protezione qualora la segnalazione alla propria organizzazione non dovesse andare a buon fine, ad esempio per mancanza di un dialogo o di azioni da parte dell'organizzazione."

Per aziende e organizzazioni, gli obblighi principali introdotti della direttiva UE per la protezione dei whistleblower sono:

  • Canali sicuri: canali che garantiscano discrezione per chi segnala e per chi viene chiamato in cause in una segnalazione. Questi canali devono allo stesso tempo impedire l'accesso a persone non autorizzate.
  • Competenza: la selezione di una o più persone imparziali assegnate a seguire le segnalazione. Questo ruolo include anche la comunicazione con il segnalante per richieste aggiuntive o per feedback.
  • Feedback e follow-up: avviso di avvenuta ricezione della segnalazione entro 7 giorni, e una risposta (feedback) riguardante le azioni a seguito della segnalazione (follow-up) entro 3 mesi. È inoltre richiesto un processo diligente a seguito della segnalazione, e ciò vale anche per le segnalazioni anonime, dove le leggi nazionali lo prevedano.
  • Segnalazione alle autorità: informazioni chiare e facilmente accessibili riguardo la possibilità di ricorrere ad autorità esterne all'organizzazione.
  • Diverse opzioni di segnalazione: i canali devono consentire la possibilità di denunciare per iscritto oppure a voce, attraverso linee telefoniche o altri sistemi di comunicazione vocale, o, se richiesto, in un incontro privato.

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